Monitoraggio faunistico

Capriolo

Scheda di approfondimento

Nel video riprese del passaggio di Caprioli sotto le fototrappole nell’ultimo trimestre del 2020.

Il Capriolo Capreolus capreolus è un ungulato a distribuzione euro-asiatica appartenente alla famiglia dei cervidi. Il mantello è bruno-rossastro in estate e grigio-bruno in inverno; posteriormente, sotto la coda, è presente una macchia bianca (specchio anale). I maschi pesano circa 22-26 kg e sono un po’ più grandi delle femmine; si distinguono dai due anni in poi, negli stadi maturi, per la presenza di palchi caduchi formati, da tre cime per lato.

È presente in diverse tipologie di habitat, anche di colture intensive in pianura, ma predilige ambienti di margine in grado di offrirgli cibo e rifugio.

Dotato di un piccolo rumine nello stomaco e di un intestino relativamente corto, è considerato un animale “brucatore”, data la sua predilezione per i vegetali più nutrienti e digeribili come apici fogliari, gemme, leguminose e frutti.

I momenti di maggiore attività sono generalmente raggiunti all’alba e al tramonto, anche se passa la maggior parte del tempo a nutrirsi.

Capriolo Femmina ripreso da fototrappola nel marzo 2020

I sensi più sviluppati sono l’olfatto e l’udito. Le emissioni acustiche consistono nell’ “abbaio”, un segnale di allarme chiamato così perché presenta una certa somiglianza al latrato di un cane e nel fischio, un sibilo emesso col naso. Durante la fuga è in grado di saltare fino a 3 m in altezza e 5 in lunghezza, ma di solito non supera 1,5 m di altezza. In corsa può raggiungere 50-60 km/h, ma solo nei primi 50 m e, non avendo molta resistenza, dopo 300-400 m, preferisce generalmente acquattarsi nella vegetazione.

D’inverno si possono formare branchi di Caprioli di 5-10 individui, anche se solitamente i maschi sono solitari e le femmine si accompagnano con i piccoli fino a 5-6 mesi dopo il parto e talvolta con un’altra femmina giovane.

Capriolo maschio ripreso da fototrappola nel 2020
Il maschio marca il proprio territorio col secreto di ghiandole facciali e raspate sul terreno. Le femmine raggiungono la maturità sessuale a due anni e partoriscono in maggio, nelle zone fredde anche in giugno. I piccoli, generalmente 1 o 2, riescono a muoversi già dopo poche ore dal parto e, 3-4 giorni dopo possono già correre.

La popolazione nazionale ha il proprio trend in aumento. Nel Lazio le densità più elevate sono raggiunte in provincia di Viterbo. Una popolazione appartenente alla sottospecie italica (Capreolus capreolus italicus) è presente vicino Roma nella Tenuta Presidenziale di Castelporziano.

La presenza del Capriolo all’interno della discarica, rilevata già nel 2019, è stata documentata nel 2020 da tutte e tre le fototrappole istallate all’interno del comprensorio.