Monitoraggio faunistico
Capriolo
Scheda di approfondimento
Nel video riprese del passaggio di Caprioli sotto le fototrappole nell’ultimo trimestre del 2020.
Il Capriolo Capreolus capreolus è un ungulato a distribuzione euro-asiatica appartenente alla famiglia dei cervidi. Il mantello è bruno-rossastro in estate e grigio-bruno in inverno; posteriormente, sotto la coda, è presente una macchia bianca (specchio anale). I maschi pesano circa 22-26 kg e sono un po’ più grandi delle femmine; si distinguono dai due anni in poi, negli stadi maturi, per la presenza di palchi caduchi formati, da tre cime per lato.
È presente in diverse tipologie di habitat, anche di colture intensive in pianura, ma predilige ambienti di margine in grado di offrirgli cibo e rifugio.
Dotato di un piccolo rumine nello stomaco e di un intestino relativamente corto, è considerato un animale “brucatore”, data la sua predilezione per i vegetali più nutrienti e digeribili come apici fogliari, gemme, leguminose e frutti.
I momenti di maggiore attività sono generalmente raggiunti all’alba e al tramonto, anche se passa la maggior parte del tempo a nutrirsi.
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Capriolo Femmina ripreso da fototrappola nel marzo 2020
D’inverno si possono formare branchi di Caprioli di 5-10 individui, anche se solitamente i maschi sono solitari e le femmine si accompagnano con i piccoli fino a 5-6 mesi dopo il parto e talvolta con un’altra femmina giovane.
![Capriolo-maschio-giugno-2020-1536x1152](https://ecologiaviterbo.com/wp-content/uploads/2023/10/Capriolo-maschio-giugno-2020-1536x1152-1.jpg)
La popolazione nazionale ha il proprio trend in aumento. Nel Lazio le densità più elevate sono raggiunte in provincia di Viterbo. Una popolazione appartenente alla sottospecie italica (Capreolus capreolus italicus) è presente vicino Roma nella Tenuta Presidenziale di Castelporziano.
La presenza del Capriolo all’interno della discarica, rilevata già nel 2019, è stata documentata nel 2020 da tutte e tre le fototrappole istallate all’interno del comprensorio.