Aula Magna S. Maria in Gradi - Università della Tuscia

Ecologia Viterbo apre i suoi impianti e si racconta agli stakeholder: un bilancio degli eventi delle scorse settimane.

Con la premiazione della 6 ore dell’Ecologia – la gara di bike endurance che si svolge nella ex discarica rinaturalizzata – si è chiusa con successo la serie di eventi con la quale Ecologia Viterbo ha mostrato a cittadini e istituzioni come funziona il trattamento rifiuti nei suoi impianti e perché una corretta gestione del ciclo dei rifiuti è un pilastro della transizione ecologica ed è essenziale per il benessere e l’economia del territorio.

Il pezzo forte di questa serie di eventi è stata la due giorni di “Impianti Aperti on the road”, tappa del viaggio per la sostenibilità di AssoAmbiente a cui Ecologia Viterbo ha aderito con entusiasmo. “In questo contesto – dichiara l’ing Lombardi AD di Ecologia Viterbo abbiamo aperto ai visitatori gli impianti di compostaggio, del trattamento meccanico biologico e della discarica per rifiuti non pericolosi dove i direttori degli impianti hanno condotto le visite guidate per i professionisti dell’ordine dei geologi del Lazio e degli ingegneri di Viterbo”.

La due giorni di Impianti Aperti è stata anche l’occasione per approfondire gli aspetti tecnici della costruzione, della gestione e del monitoraggio degli impatti che il trattamento rifiuti ha sul territorio e le persone con due seminari aperti al pubblico e agli studenti dell’UniTus. Nell’aula magna dell’Università della Tuscia per trattare il tema si sono avvicendati esperti della materia e rappresentanti delle istituzioni come la direttrice del dipartimento DAFNE, prof.ssa Tiziana Laureti e il Prefetto di Viterbo dottor Gennaro Capo che ha sottolineato l’importanza per gli stakeholder istituzionali di conoscere da vicino la realtà industriale dei rifiuti e quindi ha auspicato la possibilità di organizzare una visita agli impianti dedicata ai rappresentati degli enti locali. Tra le relazioni degli esperti della materia segnaliamo quelle del dottor Troncarelli e del dottor Cappiello, dei ricercatori dell’IRSA-CNR dott.ssa Preziosi e dottor Ghergo, e dei professori Colantoni (DAFNE) e Barbanera (DEIM) con cui Ecologia Viterbo collabora per una serie di progetti di innovazione e ricerca.

Come autorevolmente ricordato dal direttore di AssoAmbiente Elisabetta Perrotta, le discariche sono un tema chiave della transizione in quanto ancora fino al 2035 avremo bisogno di smaltire almeno il 10% dei rifiuti in discarica come prevede la pianificazione europea. L’italia è tra i 9 paesi in linea con questi obiettivi mentre gli altri 18 membri dell’EU avranno bisogno di accelerare per stare nei tempi ma in ogni caso siamo tutti ben lontani dal raggiungere il traguardo di zero rifiuti. Per questo motivo la discarica è un po’ il simbolo della transizione in quanto strumento provvisorio e pronto a cedere il passo appena possibile anche se per ora rimane un tassello essenziale del sistema industriale dei rifiuti.

L’ing. Lombardi AD di Ecologia Viterbo ha dichiarato “ Sono molto soddisfatto dell’attenzione e dell’interesse raccolti da parte dei cittadini e delle istituzioni rispetto al ciclo industriale dei rifiuti e mi auguro che la collaborazione con gli enti locali, le autorità e le istituzioni possa proseguire nel segno della trasparenza e della consapevolezza dell’importanza di questo che ormai è un settore industriale evoluto e centrale nell’economia nazionale come per il benessere dei cittadini del nostro territorio. 

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