Giornata Mondiale dell’Acqua – Ecologia Viterbo e UniTus impegnate a sperimentare nuove vie di economia circolare


Oggi 22 marzo Giornata Mondiale dell’Acqua, è l’occasione giusta per ricordare a tutti un recente successo dell’economia circolare a Viterbo che contribuirà a ridare nuovi impieghi alle acque reflue della discarica in cui vengono smaltiti i rifiuti del territorio.

Infatti, grazie alla brillante proposta dell’UniTus con i suoi dipartimenti Deim e Dibaf, e la partnership industriale di Ecologia Viterbo e Kimia, il progetto Ecoplaster è stato nominato tra gli 8 vincitori del bando di cofinanziamento indetto dal Ministero per la Transizione Ecologica per l’innovazione nel riciclo dei rifiuti e l’ecodesign.
Della durata di 36 mesi e del valore di circa 500.000 euro, il progetto prevede il recupero di due frazioni di scarto del processo di trattamento dei rifiuti: frazione organica stabilizzata, il cosiddetto compost fuori specifica, e il percolato di discarica. 

Sarà Ecologia Viterbo quindi il punto di partenza del progetto, cominciando prima di tutto a caratterizzare le due frazioni di scarto, ovvero processando i rifiuti secondo il normale ciclo di lavorazione e ottenendo quindi FOS e percolato. 

In un secondo momento, grazie al coordinamento scientifico del prof Marco Barbanera, docente di “Efficienza energetica e impatto ambientale”, Ecologia Viterbo avrà la possibilità di sperimentare il trattamento di cavitazione, ovvero la preparazione con appositi macchinari della mescola di compost e percolato che andrà poi sottoposta al processo chiave del progetto: la carbonizzazione idrotermale. 

Nel processo di carbonizzazione idrotermale – ci racconta il prof Barbanera -la frazione solida e liquida verranno mischiati ad alte temperature (circa 250°C), in condizioni da ottimizzare e definire durante il progetto, per ottenere una frazione solida, detta idrochar, una sorta di carbone utilizzato per la realizzazione di malte cementizie, e una frazione liquida che verrà utilizzata per la crescita di microrganismi in grado di produrre bioplastiche. 

Una volta realizzata la malta grazie al partner industriale Kimia Spa si andrà a monitorare i benefici di isolamento termico e salubrità dell’ambiente testandone l’uso in piccole abitazioni.

L’ing. Lombardi, AD Ecologia Viterbo sottolinea con soddisfazione:

“Per noi di Ecologia Viterbo questo progetto è una bella tappa nel percorso di miglioramento continuo che ha già visto diversi traguardi raggiunti in questi anni. Con Ecoplaster si tratterà di supportare la ricerca scientifica dell’UniTus, e insieme cercare nuovi metodi per ridurre gli impatti del trattamento rifiuti, ridurre i volumi, e dare nuova vita a frazioni di scarto che sinora non siamo stati in grado di usare come risorse.

Ma i benefici di un tale progetto sono distribuiti tra tutti gli stakeholder – continua Lombardi.  Infatti per la comunità scientifica e industriale che lavora sulla filiera del riciclo è un’opportunità di sperimentare e allargare gli orizzonti dell’economia circolare lavorando con le imprese del territorio.
Così come per la comunità locale il beneficio sarà duplice: se da una parte c’è la riduzione di impatto del ciclo dei rifiuti a Viterbo, dall’altra c’è anche la possibilità di vedere crescere le applicazioni e i benefici socio-economici dei processi di riciclo e produzione di materiali edilizi che il progetto vuole testare. 

Un bell’esempio di transizione ecologica che dimostra come investire in circolarità porta tutti a vincere innescando processi virtuosi nel sistema socio-economico.”

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